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Grazie per questo post dove si intersecano i processi di gratitudine e di abitudine. In particolare, dovremmo imparare a costruire un nuova abitudine o destrutturare una vecchia, con una progressione (alcune parlano del concetto di 1%) che consenta da un lato di non sentire lo sforzo del cambiamento e dall'altro di essere grati per piccoli risultati raggiunti, ma con costanza. Purtroppo capita spesso che la striscia positiva di curare una abitudine si interrompa e di lì sembra che tutto sia perduto. Bisogna sapersi perdonare, e riprendere. Fosse facile come scriverlo, saremmo tutti più disciplinati, ma la pratica è altra cosa. Un saluto!

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Grazie di questo post e delle tue parole, parlare di gratuità è difficile, spesso non si viene compresi, anche io faccio tante cose gratis perché mi dà soddisfazione farle, quello che mi chiedo; non è forse una forma di egoismo o narcisismo nei nostri confronti?

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Dipende dall’intenzione con cui si fanno le cose. Non mi riconosco in questa intenzione narcisistica o egoistica. Ma non conosco le ragioni e le motivazioni degli altri. In ogni caso non generalizzerei…

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Grazie della risposta, nemmeno io mi ci riconosco, ma a volte mi è stato detto proprio quello.

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